Etnol. - Uno dei due gruppi etnici che con i
Ciaharlang, costituiscono la
popolazione dei
Bactiari formata da varie tribù di lingua
indo-europea e di stirpe iranica che abitano le valli dei monti Zagros, a
Nord-Est del golfo Persico. Gli
H. sono più precisamente stanziati
nella regione situata a Nord-Est del fiume Karun, a circa 200 km ad Ovest di
Isfahan. Il gruppo è costituito attualmente da quattro tribù,
ciascuna guidata da un capo che gode del massimo prestigio fra la sua gente; a
sua volta, tuttavia, ciascun capo tribù è controllato da un
funzionario persiano direttamente nominato dallo scià di Persia e che si
fregia del titolo di "governatore presso i Bactiari". Tutti gli
H., come
gli altri Bactiari, parlano la lingua
lur e praticano il nomadismo
stagionale vivendo in accampamenti. D'inverno scendono con i loro greggi dalle
alte valli degli Zagros alla ricerca di pascoli non coperti dalla neve. Nei loro
trasferimenti che si prolungano anche per centinaia di chilometri si fermano
ogni giorno al tramonto del sole tenendo gli animali in vicinanza delle loro
tende onde proteggerli dagli assalti, molto frequenti, dei lupi e degli orsi. Se
il posto dove piantano le tende è buono vi si trattengono anche per una o
più settimane. Nei luoghi dove l'accampamento, alla fine della
transumanza, durerà più a lungo, gli uomini coltivano riso,
ortaggi o frumento. Gli
H. sono anche abilissimi tessitori di tappeti;
quest'arte è derivata dalla necessità di uccidere il minor numero
possibile di animali allevati per usare le loro pelli in sostituzione delle
quali usano, per l'appunto, i tappeti. Pecore e capre, fornitrici di lana,
vengono macellate solo eccezionalmente o per compiere offerte sacrificali alle
divinità o in occasione di grandi feste. Sono di religione musulmana ma
le donne non si coprono il volto come fanno molte altre seguaci di Maometto. In
genere non scendono mai nelle città e il loro commercio è limitato
allo scambio di alcuni loro prodotti con l'oppio fornito loro da mercanti
ambulanti. Secondo gli
H. l'urina di vacca ha un grande potere lustrale;
chiunque sia affetto da impurità può mondarsi lavandosi cinque
volte con l'urina di vacca mista ad acqua. Importantissimo, poi, è il
fuoco sacro che viene acceso durante ogni cerimonia di ordine sociale e
religioso; esso viene tenuto vivo in vasi ripieni di cenere precedentemente
consacrati; chi provvede ad alimentarlo con legna scelta espressamente deve
riparare la bocca con un velo per non rendere impura la fiamma con il proprio
alito. Nonostante siano musulmani, tra gli
H. vigono tuttora antiche
credenze pagane e molte loro cerimonie derivano dalla religione di Zoroastro
(Zarathustra), fondatore del mazdeismo. Per questi Bactiari esistono
indubbiamente demoni, spiriti malvagi, figli di Angra Mainyu, che sotto
l'aspetto di uccelli rapaci percorrono la Terra apportando agli uomini ben
novecentonovantanovemila malattie diverse.