Pseudonimo di
Eugene Alden Hackman. Attore cinematografico
statunitense. Cresciuto a Danville, nell'Illinois, si arruolò nei marines, nel
cui corpo rimase per tre anni. Congedatosi, si diplomò all'università dell'Illinois
in Giornalismo e frequentò contemporaneamente la School of Radio Technique.
La passione per il cinema lo spinse a iscriversi a un corso di recitazione presso
la Pasadena Playhouse della California. Trasferitosi a New York, iniziò a lavorare
in diverse produzioni off-Broadway e a fare piccole apparizioni in film e serial
televisivi. Debuttò in ambito cinematografico nel 1964 con
Lilith di Robert
Rossen; ma fu solo nel 1967 con
Gangster story di Arthur Penn che riscosse
un grande successo. Uomo dotato di una forte personalità, grazie anche ai suoi
lineamenti marcati e al suo sguardo intenso diede vita a una lunga serie di eroi
negativi, a personaggi cinici e manipolatori. Dopo
I never sang for my father
(1971) di Gilbert Cates, nel 1972 vinse l'Oscar grazie alla sua interpretazione
del detective violento e deciso in
Il braccio violento della legge di
William Friedkin. La sua recitazione scarna e intensa emerse in molti film che
affrontano complesse problematiche sociali e politiche. Tra le pellicole principali
citiamo:
L'avventura del Poseidon (1972) di Ronald Neame;
Lo
spaventapasseri (1973) di Jerry Schatzberg;
La conversazione (1974)
di Francis Ford Coppola;
Una donna chiamata moglie (1975) di Jan Troell;
Quell'ultimo ponte (1977) di Richard Attenborough;
Superman (1978)
di Richard Donner;
Superman II (1980) di Richard Lester;
Fratelli
nella notte (1983) di Ted Kotcheff;
Senza via di scampo (1987) di
Roger Donaldson;
Un'altra donna (1988) di Woody Allen;
Mississippi
burning (1988) di Alan Parker, con cui vinse l'Orso d'Argento al Festival
di Berlino;
Uccidete la colomba bianca (1989) di Andrew Davis;
Poliziotti a due zampe (1990) di Bob Clark e Ken Goch;
Rischio
totale (1990) di Peter Hyams;
Conflitto di classe (1991) di Michael
Apted;
Gli spietati (1992) di Clint Eastwood, che gli valse l'Oscar come
miglior attore protagonista;
Il socio (1993) di Sydney Pollack;
Pronti
a morire (1995) di Sam Raimi;
Allarme rosso (1995) di Tony Scott;
Piume di struzzo (1996) di Mike Nichols;
Potere assoluto (1997)
di Clint Eastwood;
Nemico pubblico (1998) di Tony Scott;
Sotto
accusa (2000) di Stephen Hopkins;
Le riserve (2000) di Howard Deutch;
Behind enemy lines - Dietro le linee nemiche (2001) di John Moore;
I Tenenbaum (2001) di Wes Anderson, con cui vinse un Golden Globe
come miglior attore in un film brillante;
Vizio di famiglia
(2001) di David Mirkin;
Il colpo (2001) di David Mamet;
La
giuria (2003) di Gary Fleder;
Due candidati per una poltrona (2004)
di Donald Petrie (n. San Bernardino, California 1930).