Militare e uomo politico del Ruanda. Dopo esser entrato a far parte della
Guardia nazionale, diveniva nel 1964 capo della polizia e ministro della
medesima. Nominato successivamente colonnello (1970) e maggiore generale nel
1973, nello stesso anno destituiva con un colpo di Stato il presidente
Kayibanda, instaurando un'egemonia personale nel nome della "salvaguardia
dell'unità nazionale". Nel 1975 fondava il Movimento rivoluzionario
nazionale per lo sviluppo, dissolvendo il Partito dell'emancipazione degli Hutu
e nel 1978 veniva confermato presidente da un referendum popolare. In politica
estera si rivelava apertamente filofrancese e si sforzava nel contempo di
stabilire buone relazioni diplomatiche con le nazioni confinanti, ed in
particolare con lo Zaire. Veniva riconfermato presidente della Repubblica nel
1983 e nel 1988. Nel 1990, sotto le pressioni dell'opposizione, annunciava una
svolta democratica del Paese. Fu assassinato durante i massacri interetnici del
1994 (Rambura 1937-1994).