Generale ungherese. Comandante supremo dell'esercito rivoluzionario ungherese
sotto Kossuth, nel 1849, trattò coi Russi la resa del suo esercito
costituito da 120.000 uomini, 2.000 cavalli e 130 cannoni. Non avendo posto
condizioni per la resa, causò la morte per fucilazione di 13 suoi
ufficiali. Egli stesso fu internato a Klagenfurt da dove, in seguito, si
ritirò nella sua città natale (Toporcz 1818 - Budapest
1916).