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Gènova.

Città della Liguria, capoluogo di provincia, sul golfo omonimo, alle falde dei rilievi appenninici. La parte antica del nucleo urbano è addossata al porto; la parte moderna è distesa sulle prime pendici collinari. Il rapidissimo sviluppo topografico degli ultimi decenni ha stabilito la continuità dell'abitato nella fascia costiera, che include i centri industriali di Cornigliano e Sestri Ponente. In funzione del grande sviluppo industriale (costruzioni navali, acciaierie, industrie metalmeccaniche, depositi e raffinerie di olî minerali, industrie alimentari, del legno, cartarie, ecc.) e commerciale, il porto è stato ingrandito. Dal 1962, è sede di aeroporto internazionale, costruito sul piano di colmata di un ampio tratto di mare prospiciente Sestri Ponente. 653.530 ab. CAP 16100. ● St. - Fondata dai Liguri, fu distrutta dai Cartaginesi (205 a.C.) per essersi alleata con i Romani durante le guerre puniche. Più tardi divenne municipio romano. Sede vescovile dal III sec., fu occupata da Belisario nella guerra greco-gotica (535-553) e rimase ai Bizantini fino al 641, quando la conquistò il re longobardo Rotari. Capoluogo del ducato di Liguria, poi sede di contea in età carolingia, fu danneggiata dalle incursioni dei pirati saraceni. Dal governo vescovile passò nell'XI sec. a libero comune, mentre le compagnie commerciali di rione organizzavano le prime imprese marinare nel Mediterraneo. Nacque poi l'istituto del podestà, e le discordie cittadine sfociarono nelle lotte di partito tra guelfi (Fieschi e Grimaldi) e ghibellini (Doria e Spinola), lotte che permisero a G. di affermare la sua egemonia sulla Sicilia e, in concorrenza con Pisa e Venezia, di conquistare il predominio su tutto il Mediterraneo. Nel 1257 andava al potere la borghesia, istituendo il primo capitano del popolo (Guglielmo Boccanegra). Il commercio genovese riceveva nuovo incremento dal trattato del Ninfeo (1261), ma la lotta con Venezia si concludeva due anni dopo con la sconfitta genovese a Settepozzi e la tregua di Cremona. Le casate feudali, tornate alla ribalta vararono, nel 1270, la diarchia dei capitani del popolo Oberto Doria ed Oberto Spinola. Con la vittoria navale sui Pisani (1284) G. ottenne l'incontrastato dominio sul Tirreno; nel 1298 riuscì a battere Venezia alle Curzolari. Nel XIV sec. i guelfi (1318) si impadronirono del potere. Vent'anni più tardi iniziò il periodo dei dogi perpetui con Simone Boccanegra, primo doge a vita della Repubblica genovese. Le famiglie nobiliari, però, sebbene escluse dal dogato, parteciparono alla vita politica di G. favorendo l'influenza francese e milanese. Sconfitti a Loiera, i Genovesi si dettero ai Visconti di Milano, cedendo la Sardegna al re d'Aragona. Alla cacciata dei Visconti (1356) seguì un governo popolare che perdette, però, la guerra di Chioggia contro Venezia (1378-1381). Dominio francese e signoria viscontea si alternarono dal 1396 al 1506. La caduta di Costantinopoli (1453) pose fine alla politica coloniale di G. ed alla sua potenza navale. Dopo il saccheggio della città, compiuto dagli imperiali (1522), l'ammiraglio Doria si schierò con Carlo V contro i Francesi, ottenendo l'autonomia di G. (1528) ed inaugurando la costituzione dei dogi biennali. Superate le congiure di Luigi Fieschi (1547) e di Cybo, il Doria riuscì a salvare la repubblica dalle pretese di Carlo V. Con la decadenza del commercio a causa della concorrenza dei porti dell'Atlantico, G. si dette a costruire navi. Per aver costruito galere per il re di Spagna fu bombardata e per tre quarti distrutta dalla flotta di Luigi XIV (1684). Nel 1797 nacque la nuova repubblica democratica, che seguì le sorti della politica francese fino al congresso di Vienna (1815), quando G. fu assegnata ai Savoia. Nel 1861 veniva incorporata nel nuovo Stato italiano. Occupata dai nazisti nel 1943, fu la prima città dell'Italia del Nord ad insorgere (1945). ● Arte - Fra i monumenti di interesse storico e artistico, di cui la città è ricchissima: cattedrale di San Lorenzo (XII-XIV sec.), completata dalla cupola di Alessi (1567); chiese di San Donato (XII-XIII sec.), di Santa Maria del Castello (XII sec.), di Santo Stefano, di Sant'Agostino (XIII sec.), di Santa Maria di Carignano, ecc.; il palazzo del Banco di San Giorgio (1260), rimaneggiato in epoca rinascimentale; la Torre degli Embriaci (XII sec.); il palazzo Spinola (XV sec.), il palazzo Doria, affrescato da Perin del Vaga; il palazzo reale; il palazzo Bianco ed il palazzo Rosso (1677); il Municipio (1564); il palazzo Cambiaso, opera dell'Alessi; il palazzo ducale (XVI sec.), l'Università; il teatro Carlo Felice; il palazzo dell'Accademia linguistica; la Lanterna del porto (1139) ed il cimitero di Staglieno, dove si trova la tomba di Mazzini. Musei: di storia navale (villa Doria), di scultura e architettura ligure (chiesa di Sant'Agostino), d'arte antica (palazzo Bianco, palazzo Rosso, palazzo reale), d'arte moderna (villa Serra), del Risorgimento, di storia naturale, ecc. ║ Provincia di G. (1.831 kmq; 927.140 ab.): comprende il tratto del versante tirrenico dell'Appennino ligure, tra Arenzano e Moneglia, e parte del versante padano. La vita economica è basata sulle industrie che sorgono tutt'intorno al capoluogo; notevoli risorse costituiscono anche l'industria turistica e la floricoltura.
Genova: piazza della Vittoria

Genova: chiesa di S. Stefano