Poeta ungherese. Tipico esponente del barocco magiaro, scrisse poemi epici
ricchi di episodi mitologici e alcuni panegirici:
La conversazione di Marte
con la Venere di Murány e
La fenice risorta dalle proprie
ceneri. In Giovanni Kemény esalta le imprese dell'omonimo principe
della Transilvania (Radváncz 1624 - Rozsnyò 1704).