Poeta greco. Nipote e allievo di A. Martelaos, pagò con il carcere e
l'esilio la sua partecipazione alla lotta per la libertà. Esordì
giovanissimo con la commedia in versi
Il perditutto (1790), che narra la
vicenda di un ciabattino di Zante, millantatore e fanfarone. Di livello
inferiore la sua traduzione della
Gerusalemme liberata del Tasso (1807) e
i componimenti di ispirazione civile (
La tromba di guerra, 1827; La grande
amicizia di Finzia e Damone, 1835) (Zante 1774 - Pirgos 1843).