Scrittore e saggista politico tedesco. Abbandonati gli studi di teologia, si
orientò verso la letteratura e fu tra i promotori del movimento della
"Giovane Germania" (
Jungens Deutschland), sviluppatosi tra il 1832 e il
1835, con l'intento di fare della letteratura uno strumento di trasformazione
delle idee, dei costumi e delle istituzioni. Questo gruppo di giovani scrittori
cercava di interpretare nelle loro opere le idee liberali e democratiche
dell'epoca, contrapponendosi alle concezioni estetiche dei romantici e alle loro
idee reazionarie. Contro tutte le forme di reazione,
G. si fece difensore
del liberalismo politico e religioso, e sostenitore di un umanitarismo sociale.
Nel 1837 fondò ad Amburgo il "Telegrafo per la Germania" (
Telegraph
für Deutschland) al quale collaborarono vari esponenti delle nuove
tendenze liberaldemocratiche, tra cui il giovane F. Engels. In seguito,
attenuò le proprie iniziali posizioni, orientandosi verso soluzioni di
compromesso e attirandosi aspre critiche da parte della più giovane
generazione di scrittori che, in politica, andavano assumendo un atteggiamento
di opposizione radicale più netta. Tra le sue opere:
Briefe eines
Narren an eine Närrin (Lettera di un folle a un folle, 1832);
Maha-Gura, Geschichte eines Gottes (Maha Gura, storia di una
divinità, 1833);
Wally, die Zwsiflerin (Wally la dubbiosa, 1835);
Zur Philosphie der Geschichte (Sulla filosofia della storia, 1836);
Richard Savage (1839);
Die Ritter vom Geiste (I cavalieri dello
Spirito, 1852);
Der Zauberer von Rom (Il mago di Roma, 1858-1861)
(Berlino 1811 - Francoforte 1878).