Prototipografo tedesco. Inventore della tipografia a caratteri mobili. È
tradizione che i primi esperimenti
G. li abbia compiuti nel monastero di
Sant'Arbogaste presso Strasburgo, poi in casa di Andrea Dritzehn. La permanenza
di
G. a Strasburgo è documentata fino al 1444, anno in cui lo si
suppone ritornato a Magonza, dove effettivamente ebbe inizio l'arte della
stampa. Sempre secondo la tradizione, il più antico prodotto a stampa di
G. sarebbe un frammento di un poema tedesco sul Giudizio universale,
denominato
Weltgericht o anche
Sibyllen Buch, scoperto a Magonza
nel 1892 e al quale si assegna la data di stampa 1445. Di poco posteriori
sarebbero altri frammenti del
Donato databili fra gli anni 1446 e 1447 e
un supposto
Calendario astronomico calcolato per l'anno 1448 e, quindi,
ritenuto stampato verso la fine del 1447; fra la fine del 1453 e i primi del
1456 appare la grande
Bibbia in due volumi, ritenuta tradizionalmente, e
per gran parte, opera di
G. Un ultimo libro, il
Catholicon di
Giovanni Balbi, stampato a Magonza nel 1460, possiede titoli attendibili per
essere assegnato a
G. Dopo questo anno non si hanno ulteriori notizie
dell'attività tipografica di
G., che nel 1465 figura quale uomo di
corte dell'arcivescovo e principe elettore Adolfo II di Nassau (Magonza 1395
circa - 1468).