Uomo politico francese. Professore di Storia moderna alla facoltà di
Lettere di Parigi (1812), divenne due anni dopo segretario generale nel
ministero degli Interni. Durante i Cento Giorni si rifugiò a Gand e, con
la seconda restaurazione, fu segretario generale al ministero della Giustizia,
sino al 1816. Fautore di una politica rigorosamente costituzionale, contraria
tanto ai reazionari quanto ai liberali, passò nettamente all'opposizione
contro l'azione dei ministeri assolutisti. Fuori dalla politica militante,
pubblicò una serie di opere storiche, di carattere programmatico alcune,
di carattere piuttosto generico e culturale altre. Caduti i Borboni (1830), fu
deputato fino al 1848. Ministro dell'Istruzione pubblica dal 1832 al 1837,
preparò la legge sull'istruzione primaria (1833), che sta alla base del
successivo ordinamento scolastico francese. Ministro degli Esteri nel 1840, e
contrario a qualsiasi riforma della legge elettorale,
G. determinò
con la sua ostinazione la Rivoluzione parigina del 1848, che lo costrinse a
rifugiarsi in Inghilterra. Tra le opere:
Histoire générale de
la civilisation en Europe; Histoire de la civilisation en France;
Mémoires pour servir à l'histoire de mon temps (Nîmes
1787 - Val-Richer 1874).