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Guido di Spoleto.

Re d'Italia e imperatore. Figlio di Guido I di Spoleto e di Adelaide, sposò Ageltrude, figlia di Adelgisio duca di Benevento. Valoroso guerriero e politico ambizioso, si rese a poco a poco indipendente dal debole imperatore Carlo il Grosso. Per ingrandire e consolidare il suo dominio, strinse alleanze con i Greci e i Saraceni. Alla morte di Carlo il Grosso (888), gli venne offerta dall'arcivescovo Folco di Reims la corona di Francia. Ma vinto da Oddone di Parigi, già eletto, ritornò in Italia per contrastare Berengario che, nel frattempo, era stato coronato a Pavia. Dopo un sanguinoso scontro a Brescia, seguì un armistizio fino all'889. Riprese le ostilità, Berengario fu decisamente battuto alla Trebbia, e G., promettendo difesa e protezione, venne eletto re d'Italia a Pavia (889). Il papa Stefano V, intimorito forse da questa vittoria, invitò Arnolfo di Germania, successore all'Impero, a scendere in Italia. Ma G. riuscì a ottenere, nell'891, la corona imperiale. Veniva così rotta per la prima volta la tradizione che riservava alla famiglia carolingia la dignità dell'impero. G. abbracciò con impegno il nuovo compito; al figlio Lamberto, già associato nel Regno, diede il titolo di re d'Italia; pose la sua sede a Pavia, e nella dieta del primo maggio dettò dei capitolari, a imitazione di quelli di Carlomagno, destinati a rimettere ordine nel Paese. Ma papa Formoso, eletto nell'892, dapprima favorevole, passò presto a trattare con Arnolfo una discesa in Italia. Arnolfo, dopo un'infruttuosa spedizione del figlio Zwentibaldo, occupò, nell'894, Bergamo, Milano e Pavia. G., ripresa la sua posizione, morì poco dopo (m. 894).