Generale e scrittore militare francese. Esperto di strategia e di tattica
militare, nel 1772 pubblicò un famoso
Saggio generale di tattica
in cui tentava una sintesi delle opposte tendenze del nuovo indirizzo tattico.
Scopo del suo sistema era quello di consentire alle truppe di manovrare
liberamente in presenza del nemico, anziché restare legate a una
posizione prestabilita. Egli inoltre concepiva l'attacco decisivo come una
schiacciante concentrazione di fuoco su un settore della linea nemica, seguita
da un attacco destinato a infliggere il colpo di grazia. Anche riguardo alla
disciplina,
G. faceva riferimento a nuovi principi militari, affermando
che il soldato andava guidato con intelligenza e non costretto a ubbidire
ciecamente agli ordini. Nel 1788-89, un consiglio militare controllato da lui e
da altri innovatori, avviò importanti riforme, iniziando un'opera di
radicale rinnovamento dell'esercito francese.
G. si dilettò anche
di letteratura e scrisse varie opere drammatiche di contenuto storico, nessuna
delle quali tuttavia si elevò al di sopra della mediocrità. Nel
1786 fu chiamato a far parte dell'Accademia di Francia. Due raccolte delle sue
opere furono pubblicate postume coi titoli di
Opere militari (1803) e
Opere drammatiche (1822) (Montauban 1743 - Parigi 1790).