Filosofo medioevale. Allievo e poi maestro della scuola di Chartres, il centro
più vivo degli studi filosofici del XII sec., dal 1122 insegnò a
Parigi, divenendo poi precettore del futuro re d'Inghilterra, Enrico II
Plantageneto. Tra i massimi rappresentanti del platonismo medioevale,
cercò di mediare, nell'ambito della cosmologia, Platone con Agostino,
mentre nell'etica seguì Seneca e Cicerone. Per le sue idee teologiche e
per la sua concezione atomistica degli elementi, fu accusato di eresia da
Guglielmo di Saint Thierry. La sua opera più importante è il
dialogo
Philosophia mundi (1080 circa - dopo il 1145).