Chirurgo italiano. Studiò a Bologna dove insegnò in
quell'università esercitando nello stesso tempo la sua arte, che
esplicò anche in altre città dell'Italia settentrionale. Ebbe il
merito di aver considerato inscindibile la medicina dalla chirurgia, e nella
pratica di aver rimesso in onore il
tagliente chirurgico in luogo del
cauterio introdotto dagli Arabi. Affidò la somma delle sue
esperienze al trattato
Practica chirurgica (Saliceto 1210 circa -
Piacenza 1277 circa).