Poeta e prosatore italiano. Bibliotecario della Comunale di Bologna. Nel 1877
pubblicò con lo pseudonimo di
Lorenzo Stecchetti i versi
Postuma, che furono ritenuti di incredibile audacia per i motivi erotici
insinuanti e gli spunti comici e satirici.
G. si rivelò seguace
della tendenza verista, anche se in realtà fece semplicemente suoi molti
spunti dei romantici francesi, da De Musset a Baudelaire e a Beranger. Nel 1878
pubblicò
Polemica e
Nova Polemica che evidenziano la
violenza degli accenti antiborghesi e anticlericali, aspetti puramente letterari
dell'uomo in quanto contrastanti con la sua figura di borghese ligio all'ordine
costituito. La sua crudezza della rappresentazione erotica e la satira misogina
e piuttosto grossolana risaltano anche nelle
Rime di Argia Sbolenfi. Le
sue pagine di prosa (
Brandelli, Brani di vita) sono ricche di
vivacità e di acume. Egli mostra un ingegno arguto ma le sue opere
appartengono più alla storia delle curiosità del tempo che non
alla storia della poesia (Forlì 1845 - Bologna 1916).