Scrittore e uomo politico italiano. Nel 1821 conobbe a Pisa Byron, che
diventò il suo modello, e alla cui memoria s'ispirò per le
Stanze, suo esordio letterario (1825). Repubblicano, democratico,
anticlericale, fu tra i protagonisti della rivoluzione toscana del 1848-49. Dopo
aver collaborato all'"Indicatore livornese" e sofferto ripetutamente il carcere
per motivi politici, nel 1848 venne eletto deputato e da Montanelli chiamato a
Firenze come ministro degli Interni. Nel 1849 fu triumviro con Montanelli e
Mazzoni. Dopo la restaurazione granducale, fu arrestato e condannato a quindici
anni di carcere, commutati nell'esilio in Corsica (1853). Di qui fuggì
nel 1857 a Genova dove rimase fino al 1962. Eletto deputato al Parlamento
subalpino, fu acceso anticlericale e repubblicano. Tra i romanzi storici:
La
battaglia di Benevento (1827),
L'assedio di Firenze (1836),
Veronica Cybo (1839),
Beatrice Cenci (1854),
Pasquale Paoli
(1860). Romanzi di costume sono:
Il buco nel muro (1862) e
Il secolo
che muore; opere satiriche:
La serpicina (1847),
L'asino
(1857) (Livorno 1804 - Cecina 1873).