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Guccini, Francesco.

Cantautore italiano. Dopo aver trascorso i primi anni di vita nella casa dei nonni a Pavana, piccolo centro dell'Appennino pistoiese, nel 1945 fece ritorno a Modena, sua città natale; trasferitosi nel 1960 a Bologna, compì gli studi universitari di Lettere (senza laurearsi) e, dal 1965 al 1985, tenne un corso di Italiano agli studenti americani del Dickinson College di Bologna. Alla fine degli anni Cinquanta iniziò a comporre canzoni, ispirate al periodo della protesta giovanile e all'ambiente culturale della provincia emiliana. In un primo momento scrisse testi per il gruppo I Nomadi (Dio è morto, In morte di S.F., Noi non ci saremo, Canzone per un'amica), affermandosi successivamente come solista. Già i suoi primi LP (Folk beat n° 1, 1967; Due anni dopo, 1970; L'isola non trovata, 1971; Radici, 1972; Opera buffa, 1973; Via Paolo Fabbri 43, 1976; Amerigo, 1978) contengono alcune delle tematiche che avrebbero accompagnato tutta la sua produzione: l'esistenzialismo, la polemica contro le ingiustizie perpetrate in nome di falsi ideali, la quotidianità, la fragilità e l'impotenza dell'uomo, il rifiuto della cultura piccolo borghese. Dagli anni Ottanta G. orientò i testi delle sue canzoni verso una vena più intimista, come dimostrano gli album Metropolis (1981); Guccini (1983); Fra la via Emilia e il West (1984); Signora Bovary (1987); Quasi come Dumas (1988), disco celebrativo di 20 anni di carriera; Quello che non... (1990); Parnassius Guccinii (1994); D'amore di morte e di altre sciocchezze (1996); Stagioni (2000); Ritratti (2004); Francesco Guccini - Anfiteatro live (2005). Personalità poliedrica, G. affiancò all'attività di cantautore quella di scrittore: il primo libro di ispirazione autobiografica Croniche Epafaniche (1989), che riscosse numerosi consensi, fu seguito da Vacca d'un cane (1993); Racconti d'inverno (1994), scritto con Giorgio Celli e Valerio Massimo Manfredi; i romanzi noir Macaronì (1997), Un disco dei Platters (1998), Questo sangue che impasta la terra (2001) e Lo spirito e altri briganti (2002), nati dalla collaborazione con l'autore di libri gialli Loriano Macchiavelli; Cittanova blues (2003); L'uomo che reggeva il cielo (2005); La legge del bar e altre comiche (2005). Partecipò anche, come attore, ai film: I giorni cantati (1979) di Paolo Pietrangeli, per il quale scrisse anche la colonna sonora; Musica per vecchi animali (1989) di Umberto Angelucci e Stefano Benni; Radiofreccia (1998) di Luciano Ligabue; Ormai è fatta (1999) di Enzo Monteleone; Ti amo in tutte le lingue del mondo (2005) di Leonardo Pieraccioni; Dove la bellezza non si annoia mai (2006) di Francesco Conversano e Nene Grignaffini. Nel 2002 gli fu conferita la laurea ad honorem in Scienze della formazione primaria dalle università di Modena, Reggio Emilia e Bologna (n. Modena 1940).