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Guarini, Guarino.

Architetto italiano. Nel 1648 ebbe l'incarico di sovrintendere ai lavori di rinnovamento della chiesa di San Vincenzo, a Modena. Dopo essere stato a Guastalla e a Parma, si trasferì a Messina dove, nel 1660, costruì le chiese dell'Annunziata, di San Filippo, dei Somaschi, distrutte in seguito al terremoto del 1908. Da Messina G. passò a Parigi, dove si dedicò alla stesura del suo libro Placita philosophica. Nella capitale francese, nel 1662, iniziò la ricostruzione della chiesa di S.te-Anne-la-Royale, con pianta a croce greca e cupola a tamburi. Fu poi a Torino, dove si dedicò alla pubblicazione delle sue opere: Del modo di misurar le fabbriche; Trattato di fortificazione; Disegni di architettura civile ed ecclesiastica. Eletto nel 1668 ingegnere del duca di Savoia, Carlo Emanuele II, ebbe da lui l'incarico della costruzione della cappella della Santa Sindone, annessa al duomo di Torino. Si dedicò inoltre alla costruzione del Collegio dei nobili e portò a termine la chiesa di San Lorenzo. Nel 1679, per volere di Emanuele Filiberto, iniziò la facciata di Palazzo Carignano, con corpo centrale curvilineo, ed assunse la direzione dei lavori della chiesa di San Filippo. Progettò infine una sistemazione del Palazzo Madama, il Palazzo Graneri, il Palazzo Provana di Collegno, l'altare maggiore della chiesa di San Niccolò a Verona, il San Gaetano di Nizza, il San Filippo a Casale. La sua arte si contrappose alle influenze francesi allora dominanti; introdusse elementi gotici e ispano-moreschi, fondendoli in un assieme plastico monumentale, ricco di ritmi armoniosi (Modena 1624 - Milano 1683).