Dipartimento (1.703 kmq; 433.000 ab.) francese d'Oltremare delle Piccole
Antille, formato da due isole (Basse-Terre a Ovest, Grande-Terre a Est) separate
da uno strettissimo braccio di mare (Rivière Salée) e dalle loro
dipendenze. Capoluogo: il centro di Basse-Terre, nell'isola omonima.
Pointe-à-Pitre è il centro e il porto più importante. La
popolazione è formata per il 77% da mulatti, per il 10% da neri e per il
rimanente da bianchi e meticci. • Geogr. - La Basse-Terre (848 kmq),
costituita esclusivamente da rocce vulcaniche, è montuosa; i fianchi
delle montagne sono profondamente incisi da torrenti. Dei quattro coni vulcanici
ch'essa possiede, solamente la Soufrière (1.484 m) ha ancora qualche
attività (fumarole). La Grande-Terre (590 kmq) è un'isola calcarea
con rilievi poco elevati; è arida, priva di fiumi, con coste selvagge. Il
clima è caldo umido. Rigogliosa la foresta tropicale. • Econ. - La
coltura della canna da zucchero è stata sempre la risorsa principale;
diffuse pure le colture del caffè, del cacao, della vaniglia e del
banano. Le foreste sono poco sfruttate. • St. - Scoperta da C. Colombo
(secondo viaggio) alla fine del 1493; la
G. vide le prime fondazioni
private nel 1635; nel 1666 passò alla Compagnia delle Indie Occidentali e
nel 1674 divenne possesso dello Stato francese. Subì vari attacchi degli
Inglesi, i quali la conquistarono più volte, prima nella guerra dei Sette
Anni, 1759-1763, poi nel 1794, e negli anni successivi al 1810. Rientrata in
possesso dell'isola nel 1816, la Francia vi aboliva la schiavitù nel
1848, e il 1° gennaio 1947 elevava la colonia a dipartimento.