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Gsell, Stéphane.

Storico e archeologo francese. Fu allievo della Scuola francese di Roma dal 1886 al 1890. Nel 1889 diresse, con ottimo metodo, gli scavi fatti eseguire a Vulci dal proprietario principe Giulio Torlonia e li pubblicò nella collezione della Bibliothèque des Ecoles française d'Athènes et de Rome, Fouilles dans la nécropole de Vulci (Parigi 1891). La sua nomina a docente nell'Ecole Supèrieure des Lettres d'Alger determinò la sua dedizione per l'Africa. Le sue note sui monumenti cristiani che allora tornavano in luce in Algeria, e da lui immediatamente studiati, costituiscono un modello di chiarezza e di precisione, raramente raggiunto. Tali sono le sue Notes d'archeologie algérienne nel Bulletin du Comité, la Chronique archeologique africaine del 1891; L'exploration archéologique dans le département de Costantine. Le due memorie sugli Edifices chrétiens de Thélepte e sugli Edifices chrétiens d'Ammaedara (Haidra) apparvero negli Atti del II Congresso internazionale di archeologia cristiana del 1900. L'Atlas archéologique de l'Algérie illustra 10.000 nomi, in un testo a due colonne di 510 pagine in-fol. L'esattezza delle informazioni, nella loro sobrietà, mostrano con quanto scrupolo G. aveva assiduamente percorso tutto il territorio dell'Algeria, non tralasciando i minimi resti monumentali. L'opera veramente monumentale dello G. è la sua Histoire ancienne de l'Afrique du Nord, rimasta incompiuta per la morte dell'autore (Parigi 1864-1932).