Poeta sloveno. Esordì con alcune raccolte di versi che celebravano la sua
terra carsica, il lavoro duro e le sofferenze individuali e nazionali dei
contadini e degli operai triestini; ricordiamo:
Narciso (1920),
Canti
del litorale (1920),
La dodicesima ora (1939). Nel 1942 fu confinato
in Italia, dove pubblicò le poesie ispirate dalla sua esperienza nella
raccolta
In esilio (1945) (Nabrežina 1893 - Lubjana 1948).