Pittore italiano. Collezionista, commerciante di quadri, mecenate (aiutò
fra l'altro Segantini, Previati, Pelizza da Volpedo), dopo aver svolto
un'apprezzata attività di critico d'arte su giornali di Milano e di Roma,
nel 1883 cominciò a dipingere. Le sue tele mancano in generale di vera
spontaneità e appaiono piuttosto elaborate, preparate, quasi il risultato
di una lunga operazione sperimentale. Assumendo i termini del linguaggio
divisionista,
G. arrivò nella ricerca controllata degli effetti di
luce, ad una pittura un po' accademica. La sua fama è dovuta non tanto
alla produzione pittorica, quanto al ruolo da lui sostenuto all'interno del
movimento divisionista, che grazie al suo intelligente intervento, venne imposto
sui mercati d'arte internazionali. Tra le opere citiamo
Perle d'amore
(Milano 1851-1920).