Centro in provincia di Avellino, a 405 m s/m., sulla sinistra del fiume Ufita.
Agricoltura (cereali, frutta, vino, legumi); allevamento ovino e bovino;
artigianato del legno. Fu gravemente danneggiata dai terremoti del 1694, del
1930, del 1962 e del 1980. Conserva la Chiesa Madre, costruita nel XVIII sec. su
disegno di Vanvitelli. 8.324 ab. CAP 83035.