Generale tedesco. Tenente colonnello di Stato maggiore nel 1915, capo del
servizio ferroviario dell'esercito allo scoppio del conflitto mondiale, nel 1916
divenne dirigente dell'ufficio rifornimenti. Nominato comandante di corpo
d'armata nel 1917, comandò le truppe tedesche sul fronte russo, dove fu
nominato capo di Stato maggiore. Nel 1918, succedendo a Ludendorff, divenne capo
di Stato maggiore di Hindenburg, e in tale qualità partecipò al
consiglio dei ministri svoltosi a Berlino dopo la vittoria italiana di Vittorio
Veneto: in quell'occasione
G. sostenne l'impossibilità per la
Germania di riguadagnare i territori perduti. Ritenendo inattuabile il progetto
dell'imperatore di riprendere la Germania con le armi, consigliò a
Hindenburg di prendere accordi con il Governo socialista presieduto da Ebert per
opporsi al movimento bolscevico. Tra il 1920 e il 1923 fu ministro delle
Comunicazioni, dal 1928 al 1932 ministro della Guerra e nel 1931 degli Interni
(Ludwigsburg, Württemberg 1867 - Bornstedt, Postdam 1939).