Patriota italiano. Nel 1848 combatté con gli irridentisti mantovani a
Governolo, l'anno seguente prese parte alla difesa di Roma. Militò nelle
file garibaldine quindi, tornato a Mantova, fece parte del Comitato democratico
presieduto da Enrico Tazzoli. All'arresto del fratello riuscì a fuggire
in Piemonte da dove riparò in Svizzera dove conobbe Mazzini. Arrestato
mentre tentava di rientrare clandestinamente in Italia. Nel 1858 fu condannato a
18 anni di carcere, dei quali molti furono in seguito amnistiati. Dopo la
scarcerazione si rifugiò in Piemonte. Partecipò alla guerra del
1859 con i Cacciatori delle Alpi, e a quelle del 1860 e del 1866 (Mantova
1825-1905).