Pittore rumeno. Fu una delle personalità artistiche rumene che nel secolo
scorso contribuirono maggiormente a portare la pittura del suo paese al livello
delle correnti artistiche europee più avanzate. Trasferitosi a Parigi nel
1862, si recò più tardi a Barbizon, il villaggio provenzale in cui
lavoravano Corot, Courbet, Daubigny, Millet, Rousseau ed altri pittori da cui
G. derivò le linee direttive della propria pittura paesaggistica.
Più tardi, tornato in patria, aderì alla causa dell'indipendenza
rumena. Dopo aver dipinto il suo capolavoro,
L'attacco di Smardan, tavola
di grandi dimensioni che venne esposta al museo nazionale di Bucarest
nell'anniversario dell'indipendenza,
G., lasciandosi alle spalle le
esperienze parigine, si dedicò unicamente alle rappresentazioni delle
usanze e delle leggende del popolo rumeno e della sua vastissima tipologia
(Vacaresti, Bucarest 1838 - Cimpina, Muntenia 1907).