Il più vasto cantone (7.105 kmq; 186.000 ab.) della Svizzera. Confina con
i cantoni di San Gallo, Glarona, Uri, con il Canton Ticino, con l'Italia, con
l'Austria e il Liechtenstein. Regione prevalentemente montuosa, ricca di
ghiacciai, di torrenti, di foreste e di pascoli, offre nelle condizioni
naturali, grandi contrasti tra le sue varie zone. Eguali contrasti si trovano
nelle condizioni religiose (cattolici e protestanti) e linguistiche. La
popolazione pratica un'economia alpina, basata sulla silvicoltura e
sull'allevamento e integrata dall'industria turistica e da varie fabbriche. I
centri maggiori, oltre al capol. Coira, sono Arosa, Davos, Disentis e St.
Moritz. • St. - La regione, romanizzata, fu ceduta (537) dai Goti ai
Franchi per averli alleati contro Costantinopoli. Dal 600 circa fu retta dal
casato dei Vittoridi; nel 773 Carlomagno ne fece uno stato ecclesiastico
feudale. Nella seconda metà del XIII sec. il Paese subì una
profonda trasformazione per l'immigrazione dei Vallesani, di dialetto tedesco.
Nel 1363 si formò la lega Caddea o della Casa di Dio, per fronteggiare
l'espansionismo degli Asburgo. Le comunità ladine dell'alta valle del
Reno costituirono verso il 1370 la lega Grigia, da cui il nome di
G. al
cantone, mentre le comunità del Nord nel 1436 costituirono la lega delle
Dieci giurisdizioni. Nella lotta contro gli Asburgo le tre leghe finirono con il
formare un'unità, che a Sud riuscì a espandersi, conquistando la
Valtellina, la contea di Bormio e la contea di Chiavenna (1512). L'importanza
della regione, posta tra i domini degli Asburgo in Italia e quella degli Asburgo
in Austria, finì con l'intrecciare motivi politici alle lotte religiose
tra cattolici e riformati. La Valtellina fu tolta agli Austriaci dai Francesi,
cacciati nel 1637. La Valtellina, Bormio e Chiavenna furono fuse nella
Repubblica Cisalpina (1797). Con l'Atto di mediazione del 1803 fu costituito il
cantone dei
G., membro della Confederazione Svizzera.