Generale e ingegnere militare francese. Acquistò vasta fama dopo essere
stato chiamato nel 1757 al servizio dell'Austria dal principe di Liechtenstein,
capo dell'artiglieria austriaca, del quale divenne il più stretto
collaboratore nell'opera di ammodernamento dell'esercito austriaco. Col grado di
generale, durante la guerra dei Sette anni, diresse l'assedio di Glatz. Fatto
prigioniero dai Prussiani nel 1762, durante l'assedio di Schweidnitz, dopo la
sua liberazione venne nominato feldmaresciallo. Ritornato in patria nel 1765, fu
messo a capo dell'artiglieria francese. Uomo d'ingegno e di larghe vedute, si
attirò l'ostilità degli alti ufficiali più conservatori,
chiusi in una ristretta concezione della tecnica militare. Per quanto le scuole
di artiglieria da lui istituite consentissero all'esercito francese di fare
notevoli progressi, esse non riuscirono tuttavia a trasformare i rampolli della
nobiltà francese che le frequentavano e a farne degli ingegneri militari,
com'egli si era proposto (Amiens 1715 - Parigi 1789).