Città (151.000 ab.) della Francia, capoluogo del dipartimento
dell'Isère. È situata a 212 m s/m., nel punto d'incontro di
diverse valli: la valle dell'Isère, le valli del Drac e del suo
confluente Romanche per le quali l'alto Delfinato fa scendere i suoi prodotti.
Sulla riva sinistra del fiume Isère si raccolse il primo nucleo di
G., che si è ampliata verso Ovest e Sud sulla conoide del Drac, al
riparo delle inondazioni. I quartieri moderni in zona leggermente più
elevata, sono spaziosi e adorni di viali e giardini. Una delle istituzioni
più note di
G. è l'università, creata nel 1339.
Notevole l'industria: tradizionale e sempre rinomata quella dei guanti;
più recenti quella della calce e del cemento e quella cartaria.
Particolare importanza ha preso l'industria metallurgica. • St. - Antico
centro gallo-romano (
Cularo-onis), fortificato sotto l'imperatore
Diocleziano e circondato di più vaste mura da Graziano, nel 374,
mutò nome in
Gratianopolis. Situata in una importante via di
transito al confine delle Alpi, fu centro fiorente anche nell'alto Medioevo,
sebbene dovesse subire le incursioni devastatrici di Burgundi (439), Franchi
(532), Longobardi (574) e Saraceni (nel X sec.). Infeudata ai suoi vescovi nel
955, verso il 1220 divenne la capitale dei delfini del Viennois. Nel 1349
G. passò alla Corona. Nel 1590 se ne impadronì, in nome di
Enrico IV, il generale de Lesdiguières. Questi iniziò quelle
fortificazioni della città che, continuate dal Vauban, furono compiute
nel 1832. Nel 1788 la città fu uno dei centri più vivi
dell'opposizione all'assolutismo regio. • Arte - Notevoli soprattutto la
cripta di San Lorenzo (VI e VII sec.), la chiesa di Sant'Andrea (XIII sec.), la
cattedrale (XII-XV sec.), il palazzo comunale, con la facciata dell'epoca di
Luigi XIII. Il Museo ha una importante raccolta di quadri, francesi e stranieri.
Nei pressi di
G., il castello di Vizille, che è uno degli edifici
più belli di Francia nello stile di Vignola, e l'imponente complesso
della Grande Chartreuse.