Poeta mistico armeno. Figlio di Cosroe il Grande, fu educato nel convento di
Naregh, dove trascorse tutta la vita come monaco prima e come superiore del
convento poi. Canonizzato dalla Chiesa Armena, la sua tomba fu meta di devoti
pellegrinaggi. Sue opere:
Elegie; Commento al Cantico dei Cantici; un
panegirico sulla Vergine; uno sugli Apostoli e uno su San Giacomo Nisibeno. Suoi
anche gli inni cantati dalla Chiesa armena nelle feste liturgiche di Pentecoste,
della Santa Croce, della Madonna e della consacrazione di una chiesa (950 circa
- Naregh 1010 circa).