Voce inglese: gran risveglio. Movimento religioso sviluppatosi in America verso
la metà del XVIII sec. sotto l'influenza del pensiero teologico di J.
Edwards. Fu espressione religiosa del più vasto risentimento dei
diseredati, contro i ricchi e gli aristocratici. La Chiesa anglicana, in quanto
Chiesa di Stato in Inghilterra, godeva nelle colonie americane una posizione di
favore rispetto alle altre chiese e molti sacerdoti approfittavano della loro
influenza religiosa per cercare di mantenere in campo politico-sociale lo
status quo, predicando la dottrina della non resistenza al potere
costituito e la necessità che ciascuno rimanesse "nella posizione che Dio
gli aveva assegnata". Nonostante l'insegnamento del clero anglicano, le
rivendicazioni di eguaglianza politica ed economica si andavano facendo sempre
più insistenti e nei lontani centri di frontiera americani il
rinnovamento religioso, dettato da tendenze democratiche, univa in un sentimento
di solidarietà migliaia di persone. I dissidenti religiosi si
identificavano con gli individui politicamente più maturi, protesi a
distruggere le idee conservatrici e a chiedere maggiori libertà.
Pertanto, poiché sembrava impossibile condurre il rinnovamento operando
all'interno delle tradizionali strutture religiose, ormai sclerotizzate e prive
di forza spirituale, i credenti di più fervida fede fondarono
organizzazioni nuove. Chiese come quella evangelica e metodista sorsero da un
vasto movimento sociale che chiedeva maggiore democrazia e libertà
politica. Il
g.a. trascinò nel suo moto tutti coloro che
desideravano un rinnovamento sociale e politico. Venne così a crearsi una
situazione di conflitto tra gli
Old Lights, i conservatori espressi in
genere dalle famiglie più ricche e autorevoli, e i
New Lights, che
accorrevano a migliaia per ascoltare le parole infiammate dei predicatori
evangelici, tra i quali emergevano per autorità John Weslet, Jonathan
Edwards, Gilbert Tennent e soprattutto George Whitefield. In alcuni territori
molti innovatori vennero arrestati sotto l'accusa di voler rovesciare il
Governo, mentre gli studenti che si erano uniti al moto di rinnovamento
religioso venivano espulsi dai vari istituti e piovvero destituzioni sui
funzionari pubblici sospettati di simpatizzare col movimento.
Nell'organizzazione delle nuove Chiese, ai membri più umili venne dato
maggiore potere di quanto ne avessero nelle Chiese anglicana e congregazionista.
Inoltre, le nuove Chiese erano democratiche e fraterne comunità di
credenti, prive di capi ufficialmente riconosciuti. Al
g.a. va il merito
di molti progressi compiuti nella vita culturale del Paese, attraverso la
fondazione di scuole tra cui varie università oggi famose.