Termine che, sul versante occidentale delle Murge e nella zona di Matera, indica
un vallone a forma di crepaccio, della profondità di oltre 100 m, inciso
in rocce calcaree da torrenti quasi sempre asciutti; presenta pareti scoscese,
distanti fino a 200 m. È di tale natura la
G. di Matera percorsa
dall'omonimo torrente, lungo 35 km; questa
g. nasce ai piedi del colle di
Altamura, si estingue nella pianura di San Caneo, per rinascere poco oltre e
continuare fino ai pressi della torre d'Archita dove sbocca nel Bradano.