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Granville, John Carteret conte di.

Figlio del barone George di Carteret, aggiunse al titolo paterno quello della casata della madre, Grace di Granville, assumendone il nome. Entrato alla Camera dei Lords a ventun anni, nel 1711 tre anni dopo divenne gentiluomo di camera di re Giorgio I e negli anni successivi fu incaricato di condurre missioni diplomatiche, in particolare in Svezia e Danimarca (1719-20), contribuendo alla pacificazione del Nord. Nel 1721 fu nominato segretario di Stato per il Sud, ma, sgradito al Walpole, nel 1724 fu allontanato dal Governo e nominato Lord luogotenente d'Irlanda, carica che conservò sino al 1730. Capeggiò poi l'opposizione al Walpole e quand'egli si dimise nel 1742 entrò al Governo come segretario di Stato per il Nord, assumendo di fatto la direzione della politica inglese. Compì immediatamente una serie di errori: s'inimicò i colleghi di Governo, trattandoli con scarsa cortesia, dimostrò un eccessivo disprezzo per la tattica politica, si appoggiò eccessivamente al favore del re e intraprese una vigorosa politica estera per consolidare la propria influenza nel Paese. Nel 1743, affiancò, all'opera dei suoi diplomatici, l'intervento armato inglese sul continente. All'inizio dell'anno, l'esercito inglese di stanza nei Paesi Bassi penetrò in territorio tedesco a fianco delle truppe austriache e hannoveriane. Successivamente, quando lo stesso re Giorgio II assunse personalmente il comando di quello che fu chiamato l'"esercito prammatico", egli divenne aiutante di campo, pur non avendo alcuna competenza in fatto di strategia e mostrando anzi un certo disprezzo per le cose militari. Con il cosiddetto "trattato di Hanau" si accordò con l'emissario dell'imperatore Carlo VII, ma quando furono informati dei termini del trattato i suoi colleghi di Governo rifiutarono il loro consenso e l'opposizione alla sua linea politica andò aumentando nel Paese come nel Governo. Grazie all'appoggio del re, riuscì a rimanere in carica sino al novembre del 1744 quando fu allontanato dal Governo e sostituito da H. Pelham, fratello di Newcastle e già ministro del tesoro. Continuò tuttavia a rimanere legato al re che nel 1751 lo nominò Lord presidente del Consiglio privato della Corona, carica che conservò sino al 1763, svolgendo un'azione di collegamento tra il sovrano e i suoi ministri (1690-1763).