Generale e diciottesimo presidente degli Stati Uniti d'America. Dopo il periodo
trascorso all'accademia di West Point partecipò alla campagna contro il
Messico (1846-1847). Nel 1854 fu accusato di essere dedito all'alcool e gli fu
imposto di abbandonare l'esercito. Colonnello all'inizio della guerra di
Secessione, dopo aver sconfitto in alcune battaglie i confederati, fu nominato
comandante dell'esercito del Mississippi. Dopo il vittorioso assedio di
Vicksburg ricevette il grado di maggiore generale dell'esercito regolare.
Subentrò a Rosecrans nel comando dell'esercito, dopo che questi era stato
sconfitto più volte dai sudisti. Vinse a Chattänooga (23-25 novembre
1863) e venne nominato luogotenente generale del presidente Lincoln. Con la
caduta di Richmond e la resa del generale Lee ad Appomatox pose fine alla
guerra. Nominato generale di tutte le armate degli Stati Uniti,
ristrutturò l'esercito. Nel 1868 e nel 1872 fu eletto presidente degli
Stati Uniti a larga maggioranza. Fu un grande generale, ma un mediocre uomo
politico: il suo periodo di Governo è ricordato come uno dei più
favorevoli allo sviluppo della grande industria, ma anche come uno dei
più infelici amministrativamente. Favorì la corruzione
nell'amministrazione pubblica e il clientelismo (Point Pleasant, Ohio 1822 -
Mount Mc Gregor, Saratoga, New York 1885).