Attore inglese. Laureato in Letteratura a Oxford, nel 1982 debuttò in ambito
cinematografico con
Priviliged di Michael Hoffman. Costituita in seguito una sua compagnia teatrale,
The jockeys of Norfolk, si esibì per alcuni anni nei teatri inglesi. Dopo una parentesi
televisiva, nel 1987 venne chiamato da Michael Radford per recitare in
Misfatto
bianco e da Gonzalo Suarez che lo volle, nella parte di Lord Byron, in
Remando nel
vento. Nello stesso anno James Ivory gli offrì la parte di Clive nel suo film
Maurice, grazie al quale ottenne la Coppa Volpi come miglior attore alla Mostra del
Cinema di Venezia. Seguirono altri film nei quali faticò a mettersi in luce (
Una notte
a Bengali, 1988, di Nicolas Klotz;
Luna di fiele, 1992, di Roman Polanski;
Quel che resta del giorno, 1993, di James Ivory) fino al 1994, anno di
Quattro
matrimoni e un funerale, di Mike Newell, che lo impose all'attenzione del pubblico
internazionale e gli fece vincere un Golden Globe. Per diversi motivi, non da
ultimo uno scandalo rosa,
G. stentò a mantenere il suo livello di
apprezzabilità nel pubblicò fino al 1999, anno di
Notting Hill
di Roger Mitchell, che lo riportò al successo. Seguirono
Mickey occhi
blu (1999) di Kelly Makin;
Criminali da strapazzo (2000) di Woody Allen;
Il diario di Bridget Jones (2000) di Sharon Maguire;
Un ragazzo (2002)
di Chris e Paul Weitz;
Due settimane per innamorarsi (2002) di Marc Lawrence;
Love actually (2003) di Richard Curtis;
Che pasticcio, Bridget Jones!
(2004) di Kidrom Beeban;
Travaux - Lavori in casa (2005) di Brigitte Roüan;
la pungente satira sul mondo degli show televisivi
American
Dreamz (2006), di Paul Weitz (n. Londra 1960).