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Grandézza.

Insieme delle dimensioni di un corpo: volume, capacità, ampiezza, superficie. ║ Altezza; statura proporzioni. ║ Misura; dimensione. • Mat. e Fis. - Tutto ciò che è suscettibile di misura. • Astron. - G. stellare: in un oggetto celeste, numero che ne misura la luminosità apparente, espresso in una scala convenzionale basata sulla legge psicofisica di Fechner (1851) secondo cui la sensazione provata dall'uomo sotto l'azione di una g. variabile accessibile ai suoi sensi cresce o decresce in progressione aritmetica quando lo stimolo che la produce varia in progressione geometrica. ║ G. stellare assoluta: g. stellare che avrebbe l'oggetto celeste se si trovasse alla distanza fissa di 10 parsec. La conoscenza delle g. assolute degli astri implica quindi la conoscenza della loro distanza. • Fis. - G. fisica: qualsiasi ente suscettibile di una precisa definizione quantitativa, quindi di misurazione, che lo studioso introduce, con maggiore o minore aderenza ai dati della esperienza sensibile e ai significati del linguaggio comune, allo scopo di consentire una descrizione quantitativamente precisa di fenomeni fisici e la traduzione in equazioni matematiche di problemi della fisica. ║ G. adimensionale: g. fisica la quale, nel sistema di unità prescelto, risulta avere dimensioni nulle. ║ G. fondamentale: g. fisica che viene assunta come fondamentale in un determinato sistema di unità di misura. ║ G. scalare: g. fisica che resta determinata allorché se ne assegnano le dimensioni fisiche e la misura rispetto a una data unità. • Mat. - Ciò che si può pensare raddoppiato. Dal punto di vista storico, l'introduzione di un concetto generale di g. nella teoria delle proporzioni consentì ad Euclide (Elementi) di trattare in modo unitario le proporzioni tra numeri, tra segmenti, tra superfici, angoli, ecc. • Med. - Delirio di g.: è caratterizzato da temi nei quali ricorrono ricchezze favolose, possibilità eccezionali, qualifiche personali elevatissime; è tipico delle sindromi psicotiche che decorrono con elevazione del tono dell'umore ed è relativamente frequente nella paralisi progressiva, pur non costituendone manifestazione obbligata.