Proiettile di artiglieria esplodente per urto contro il bersaglio. In origine,
fu piccolo e sferico, con un bocchino per l'immissione della polvere di
caricamento, chiuso da un tappo attraverso il quale passava la miccia, accesa
dal granatiere prima del lancio del proiettile. Perfezionata dal progresso
scientifico, raggiunge anche il peso di parecchi quintali e viene lanciata da
cannoni ultrapontenti. Si hanno
g. perforanti che, scoppiando dopo la
penetrazione, sono usate in special modo in marina e nei cannoni anticarro;
g. a scoppio ritardato, lanciate dai mortai e dagli obici (scoppiano dopo
la penetrazione);
g. bomba aventi azione esclusivamente superficiale
(sono lanciate mediante mortai);
g. a tempo, esplodenti dopo un tempo
prestabilito dall'istante del lancio, adottate in artiglieria contro-aerea. Il
metallo del quale le
g. sono costruite è l'acciaio; quelle
perforanti sono di acciaio al cromo.