Parco nazionale tra i più estesi d'Italia (70.000 ha). Situato nelle Alpi
Graie, amministrativamente ripartito tra Valle d'Aosta e Piemonte, era in
origine una riserva reale di caccia di casa Savoia, nella quale sin dal 1821 era
stato proibito l'abbattimento dello stambecco, un raro ungulato divenuto poi
simbolo del parco; prese avvio da una donazione, voluta da Vittorio Emanuele
III, di terreno di sua proprietà. Fu ufficialmente istituito nel 1922, ma
solo nel 1947 fu dotato di un apposito Ente. Nel 1955, in località
Valnontey, è stato creato un giardino botanico alpino di grande
interesse, chiamato Paradisia, con oltre mille specie diverse. Grazie a varie
acquisizioni territoriali, il parco si estende oggi su 700 kmq, comprendendo le
valli Valsavarenche, di Rhêmes, di Cogne, dell'Orco, o di Locana, e Soana;
confina, alla frontiera francese, con il Parco nazionale della Vanoise. Include
il gruppo montuoso del Gran Paradiso, da cui prende nome, il più elevato
complesso montuoso interamente in territorio italiano; l'ambiente naturale, ben
conservato, è quello proprio dell'alta montagna alpina, con ghiacciai,
laghetti di origine glaciale, copiose acque correnti. La visita è
agevolata da 450 km di sentieri ben segnati e da vari rifugi. La flora include
foreste, con prevalenza di larici associati all'abete rosso, al pino cembro, al
pino mugo, all'ontano bianco, e vasti cespuglieti di rododendri, ma soprattutto
estese praterie con fiori alpini anche rari, tra cui la linnea boreale
(
Linnaea borealis), il genepì dei ghiacciai e la ben nota stella
alpina (
Leontopodium alpinum), quindi le più diffuse campanule,
sassifraghe, ranuncoli, genziane. La principale spettacolarità del parco
risiede però nella fauna. Oltre al menzionato stambecco, si devono
ricordare il camoscio, la marmotta, l'ermellino e l'aquila reale.