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Grafitazióne.

Operazione di rivestimento di una superficie con un sottile strato di grafite. Questa operazione è variamente usata nell'industria. ║ In quella meccanica si usa grafitare certi pezzi in moto in quanto la grafite ha un'azione lubrificante che perdura molto a lungo; tipico esempio ne sono i cosiddetti cuscinetti autolubrificanti. ║ In galvanostegia la g. è una delle operazioni di preparazione degli stampi in materiale non metallico (gesso, legno, ecc.). Va molto bene se il materiale dello stampo è poroso. In tal caso lo stampo viene impregnato con un materiale opportuno (cera, stearina, paraffina, vernici melamminiche, ecc.) indi si distende su esso un sottile strato di grafite in polvere fine, uniformandone lo spessore con una spazzolatura, allo scopo di rendere conduttrice la superficie dello stampo quanto basta per iniziare l'elettroformatura. ║ In galvanotecnica l'operazione di g. è stata usata per molto tempo sulle materie plastiche - soprattutto per minuteria - per renderne conduttrice la superficie e poter quindi procedere all'elettrodeposizione vera e propria. Questa operazione è molto delicata in quanto la grafite, se insufficiente, non dà un rivestimento uniforme; se in eccesso, inficia l'aderenza del deposito sul pezzo. In questi casi la grafitazione è ormai sostituita quasi completamente con una ramatura o nichelatura per via chimica.