Letterato e poeta italiano. Di padre tedesco e di madre italiana, visse fino ai
15 anni in Grecia e Romania. Venuto in Italia, si laureò in
Giurisprudenza nel 1870 a Napoli. Nel 1871 tornò in Romania. Nel 1874,
trasferitosi a Roma, si dedicò a indagini di storia del costume e della
cultura medioevale. Dal 1876 fu professore di Letteratura italiana
nell'università di Torino; nel 1883 tra i fondatori e condirettori fino
al 1890 del "Giornale storico della letteratura italiana". Documento del suo
pensiero religioso sono le
Lettere confidenziali a una giovane allieva,
l'articolo
Non è cosa nostra il Cristianesimo? e il volume
Ecce
homo, aforismi e parabole. Ebbe vivissimo il senso del valore morale
dell'insegnamento. Ma la sua produzione poetica (
Poesie) è
improntata a una tormentata intima perplessità che si traduce spesso in
immagini d'incubo, di sgomento e di disfatta disperazione, con intonazioni
decadentistiche. Tra le opere critiche:
Studi drammatici; Roma nella memoria
e nell'immaginazione del Medioevo; Attraverso il Cinquecento; Il diavolo; Miti,
leggende e superstizioni del Medioevo (Atene 1848 - Torino 1913).