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Gozzo.

Negli uccelli, la porzione dilatata dell'esofago (detta anche ingluvie), in cui il cibo può venir immagazzinato e trattenuto per un certo periodo. Gola. • Bot. - Nella patologia vegetale, mal di g., malattia dell'erba medica, caratterizzata da tubercoli che si formano specialmente sulle radici a fior di terra per l'infezione di un fungo ficomicete, la Urophlyctis alfalfae; le piante attaccate deperiscono e alla fine muoiono. • Med. - In patologia umana si distinguono, dal punto di vista istologico, varie forme di g.: parenchimatoso (o follicolare adenomatoso), nodulare, colloideo, cistico, fibroso. Dal punto di vista antomo-clinico si distingue un g. diffuso, un g. circoscritto o nodoso, un g. anulare, un g. vascolare o pulsante, una g. retrosternale, ecc. Particolare entità nosologica è il g. esoftalmico o morbo di Basedow. Oltre alla tumefazione locale, simmetrica o asimmetrica del collo, il g. può determinare spostamento di tessuti e compressione di organi (trachea, esofago, fascio nervo-vascolare) con sintomi funzionali vari che riguardano specialmente l'apparato respiratorio, il nervoso e il cardiovascolare; importanti le alterazioni cardiache. Per la cura: nelle forme iperplastiche sono utili le piccole dosi di iodio: nelle forme tossiche i tiouracilici, la röntgenterapia; la cura chirurgica è indicata specialmente nelle forme cistiche, nodulari e retrosternali. ║ G. endemico: quello che si manifesta diffusamente e spesso fin da bambini, negli abitanti di alcune regioni montuose, dette regioni gozzigene. Il g. può regredire o crescere con l'età. La funzione tiroidea può essere sufficiente o alterata. Se l'insufficienza si stabilisce precocemente si ha anche l'arresto di sviluppo somatico e psichico, che caratterizza il cretinismo. La genesi del g. endemico (o cretinismo endemico) è stata messa in rapporto col difetto di iodio nell'ambiente.