Scrittore italiano. Sposò nel 1738 la poetessa Luigia Bergalli, e a lei
dedicò le sue prime rime petrarcheggianti. Per far fronte alle spese
della famiglia,
G. nel 1748 divenne segretario del procuratore Marco
Foscarini, aiutandolo nella preparazione del primo volume della
Storia della
letteratura veneziana. Nel 1750, pubblicò il primo volume delle
Lettere diverse dedicate a Foscarini. Nel 1751 diede alle stampe le
Rime piacevoli d'un moderno autore. Nel 1760 pubblicò la
Gazzetta Veneta e il
Mondo morale e nel '61
L'Osservatore
veneto che durò sino all'agosto del '62. Nel 1764 pubblicò il
volgarizzamento di alcuni dialoghi di Luciano e nel '66 quello degli
Amori
pastorali di Dafni e Cloe.
G. scrisse anche lavori di teatro, prose,
i poemetti
Della prudenza e
La vittoria d'amore. Si occupò
di problemi di pedagogia. Perduta la moglie nel 1779, sposò la francese
Sara Cénet, istitutrice di casa Tron, che l'aveva assistito nella lunga
malattia. Nel 1782 si trasferì a Padova, dove trascorse gli ultimi anni.
Il suo capolavoro sono i
Sermoni (Venezia 1713 - Padova 1786).