Uomo politico ceco. Di famiglia operaia, aderì al Partito comunista
cecoslovacco fin dalla sua fondazione (1921), e ne divenne segretario generale
(1929), vicepresidente del consiglio dopo la Liberazione della Cecoslovacchia
(1945), presidente della Repubblica dal colpo di Stato del 1948 alla morte.
Nell'arco della sua lunga carriera politica,
G. si mantenne costantemente
fedele alle direttive impartite da Stalin al movimento comunista internazionale,
soprattutto dopo la sua elezione presidenziale. Dello stalinismo applicò
anche i rigidi metodi repressivi, come è testimoniato dai famosi processi
politici addomesticati con i quali eliminò quelli che riteneva i suoi
più pericolosi avversari. Dopo la sua morte, e quella di Stalin, molti
dei militanti condannati in quei processi vennero riabilitati, e gli errori
compiuti da
G. furono severamente criticati dal Partito comunista
cecoslovacco (Dëdice, Moravia 1896 - Praga 1953).