Città del Friuli-Venezia Giulia, capoluogo della provincia omonima, sulla
riva sinistra del fiume Isonzo, al confine sloveno. La sua economia si basa su
industrie tessili e meccaniche, e sul commercio dei prodotti agricoli (cereali,
viti, tabacco, barbabietola da zucchero, foraggi). 37.609 ab. CAP 34170. •
St. - Colonia romana, divenne nel 1001 per metà feudo del Patriarca di
Aquileia e per metà di Variento duca del Friuli. Passò quindi ai
conti di Pusteria e agli Asburgo; salvo una breve parentesi napoleonica, rimase
austriaca fino al 1916, quando fu conquistata dall'esercito italiano. Nel 1945
fu sotto l'amministrazione alleata e tornò all'Italia nel 1947, ma i suoi
sobborghi orientali, furono assegnati alla Jugoslavia. • Arte -
G.
conserva notevoli edifici monumentali: il castello medievale, entro una cinta
poligonale, opera dei Veneziani, il duomo trecentesco, la chiesa gotica di Santo
Spirito e quella barocca di Sant'Ignazio. ║
Provincia di G. (466
kmq; 138.072 ab.): sensibilmente mutilata con il trattato di Parigi, si estende
ora dal monte Sabotino al golfo di Trieste lungo il basso corso del fiume
Isonzo. I centri più importanti sono: Monfalcone, Grado, Ronchi dei
Legionari, Cormons e Redipuglia.