Scrittore e diplomatico brasiliano. Iniziò la carriera diplomatica nella
legazione brasiliana in Francia: e dopo essere stato per alcuni anni deputato al
parlamento di Rio de Janeiro, fu ministro plenipotenziario a Torino, Napoli,
Vienna, Buenos Aires, Washington e infine presso il Vaticano. Dopo il primo
volume di
Poesias, di contenuto puramente classico,
G. de M.,
venuto a contatto delle nuove correnti spirituali europee, aderì per un
certo tempo al romanticismo in cui egli sentiva appagate la vaga e melanconica
tenerezza della sua età giovanile, le sue aspirazioni liberali e
nazionaliste e la sua religiosità. Con
Suspiros poeticos e
saudades (1836) introdusse così il gusto e gli schemi romantici nella
letteratura del suo paese. Ma, passato questo primo ardore,
G. de M.
ritornava al suo primo temperamento, ch'era pacato ed equilibrato. Il poema
epico in 10 canti
A Confederação dos Tamoyos (1857),
è l'esaltazione dell'uomo primitivo e silvano, e rappresenta una delle
prime manifestazioni indianiste. Scrisse anche di teatro, di storia e filosofia,
dando adito a nuovi orientamenti spirituali e letterari (Rio de Janeiro 1811 -
Roma 1882).