Malattia venerea nota anche come
blenorragia. È provocata da un
batterio detto gonococco che, di solito, si fissa nell'uretra o nelle membrane
mucose della vagina, oppure nel canale intestinale. Il periodo di incubazione
è piuttosto breve. Infatti si manifesta alcuni giorni dopo l'infezione
con bruciori dovuti alla infiammazione dell'orifizio dell'uretra che secerne un
liquido viscoso e, successivamente, pus. Si tratta di una malattia molto
contagiosa che si trasmette per contatto diretto, ma anche, soprattutto nei
bambini, attraverso materiali e indumenti infetti. Se si interviene
tempestivamente, la malattia può guarire con relativa facilità; ma
se viene trascurata può estendersi, provocare la sterilità e, nei
maschi, gravi disturbi alla vescica e alla prostata (la
g. cronica
è chiamata anche
uretrite cronica) e nella donna un accumulo di
pus nelle tube di Falloppio che rende particolarmente difficile la cura e la
guarigione. Inoltre, nelle persone infette di entrambi i sessi, può
provocare disturbi al cuore, al fegato o agli occhi. La malattia viene trasmessa
da un individuo all'altro per infezione, colpisce di preferenza i giovani al di
sotto dei trent'anni e non è ereditaria. Tuttavia, la presenza di
gonococchi nell'apparato genitale femminile può infettare il neonato
durante il parto e, in questi casi, la parte maggiormente esposta al pericolo
sono gli occhi. Data la facilità con cui è possibile trasmettere
questa infezione ai bambini, gli adulti infetti debbono adottare particolari
riguardi, tenendo presente che anche quando i sintomi più fastidiosi
della forma acuta tendono a calmarsi, il bacillo è ancora vitale e
l'infezione può essere trasmessa ad altri.