Storico dell'arte austriaco. Dopo gli studi di storia dell'arte a Vienna, nel
1935 si trasferì a Londra proseguendo la sua formazione al Warburg
Institute, di cui fu direttore dal 1959 al 1976.
G. indagò i
fenomeni artistici a partire dai processi psicologici della percezione,
dimostrando che l'arte trova la sua origine non nel mondo reale, ma nella mente
dell'artista: la rappresentazione artistica non è mera riproduzione della
natura, ma l'imitazione di certi aspetti privilegiati di un'immagine. Il variare
degli stili rappresenta così la ricerca di nuovi linguaggi e di nuovi
modi della mente di cogliere le immagini. Nel 1988 vinse il Premio Wittgenstein,
e nel 1993 il Premio come rappresentante della cultura austriaca all'estero. Tra
i suoi saggi:
The history of art (1950; La storia dell'arte, 1979),
Art and illusion. A study in the psychology of pictorial representation
(1960; Arte e illusione. Studio sulla psicologia dela rappresentazione
pittorica, 1965),
Mediations on a hobby horse and other essays on the theory
of art (1963; A cavallo di un manico di scopa. Saggi di teoria dell'arte,
1971),
Norm and form. Studies in the art of Renaissance (1966; Norma e
forma. Studi sull'arte del Rinascimento, 1973) (Vienna 1908 - Londra
2001).