Scrittore e poeta francese. Protetto da Maria de' Medici prima e da Richelieu
poi, sul tardi cadde in disgrazia finendo la vita in povertà. Personaggio
tra i più in vista del salotto di Madame de Rambouillet, fu uno dei soci
fondatori dell'Accademia di Francia. Scrisse il romanzo
Endimione nel
1624, la favola pastorale
Amaranto nel 1628, la tragedia
Le
Danaidi nel 1646, un volume di
Poesie nel 1646,
Lettere nel
1647,
Epigrammi nel 1657 e
Sonetti cristiani (Saint-Just-de-Lussac
1590 - Parigi 1666).