Psicologo e neuropsichiatra americano di origine tedesca. Docente
all'università di Königsberg e, successivamente, di Francoforte sul
Meno, fu poi primario alla clinica neurologica dell'università di
Berlino. In seguito alle persecuzioni razziali naziste fu costretto a lasciare
la Germania nel 1933. Si trasferì in un primo tempo nei Paesi Bassi e due
anni dopo negli Stati Uniti dove divenne professore nell'università di
Columbia. Entrò poi nell'Istituto psichiatrico di New York. Studiando le
lesioni riportate dai soldati colpiti nella regione cerebrale durante la prima
guerra mondiale si fece una notevole esperienza in campo neurologico, tale da
poter formulare la critica delle teorie sulle localizzazioni cerebrali. Sua
è la teoria funzionale dell'attività del cervello, secondo la
quale non esistono funzioni localizzate in aree specifiche ma ogni singola
funzione è direttamente dipendente dagli impulsi sviluppati dall'intero
sistema cerebrale. Studiò anche i possibili campi di applicazione dei
test mentali e ne teorizzò l'uso particolarmente come strumento per la
diagnosi di malattie mentali. Tra gli scritti:
Trattamento, assistenza e
diagnosi dei soldati feriti al cervello (1919),
Analisi psicologica nella
patologia cerebrale (in collaborazione con A. Gelb, 1920),
Sull'afasia (1927),
La struttura degli organismi (1939),
La
natura umana alla luce della psicopatologia (1940),
Studio teorico e
pratico del comportamento sperimentale con test speciali (1941, in
collaborazione con Martin Scheerer),
Linguaggio e disturbi del linguaggio
(1948) (Kattowiz 1878 - New York 1965).