Romanziere e commediografo inglese. Studiò nel Collegio della
Trinità, a Dublino, ma senza brillanti risultati. Di carattere
irresoluto, pieno di progetti, fu a volta a volta destinato alla Chiesa,
precettore, studente in legge, in medicina, a Dublino, a Edimburgo, a Leida. In
assoluta povertà partì a piedi per un giro d'Europa. Visitò
la Francia, la Germania, la Svizzera e l'Italia. Tornò a Londra,
più povero di prima e cercò rifugio nella letteratura. Aveva
acquistata qualche notorietà collaborando a diverse riviste e aveva
appena pubblicato le sue
Lettere persiane, che fu imprigionato per
debiti. Trascorse quasi tutta la vita tra difficoltà finanziarie.
Scrittore dalla filosofia serena ed arguta, di autentica sensibilità e di
stile facile e puro, legò la sua fama essenzialmente al romanzo
Il
vicario di Wakefield. Meno note, ma egualmente interessanti sono le sue
commedie:
Un buon uomo,
Ella si umilia per conquistare, che
reagirono argutamente al sentimentalismo di moda nel '700. Nella sua opera
poetica primeggia il poemetto
Il viaggiatore (Pallasmore, Irlanda 1728 -
Londra 1774).